“Oltre l’indifferenza”, S’intitola così il report della Caritas Diocesana di Gaeta che, perfetta sintesi di un’azione sinergica effettuata da tanti operatori e collaboratori dell’importante associazione umanitaria e di volontariato, ha avuto il merito di censire l’aumentato stato della povertà sul territorio dell’Arcidiocesi di Gaeta nel corso del 2018.
Su questo studio, meticoloso e scientificamente all’avanguardia, saranno puntati i riflettori giovedì 12 dicembre, alle ore 22.35 , del quinto numero di “Vista sul Golfo”, la rubrica settimanale di Teleuniverso – l’emittente televisiva più seguita dell’intera regione Lazio – dedicata al sud-pontino.
La prima serata di Teleuniverso, inaugurata dal nuovo numero della trasmissione “A porte Aperte” del collega Fabio Cortina, proseguirà dunque, con un focus sull’emergenza delle emergenze del momento, la povertà sul territorio del Golfo. Uno degli autori del report, il professor e sociologo Ugo Tomassi, (a coordinare il lavoro statistico è stata anche la moglie Anna Corrado), sarà ospite in studio del conduttore Saverio Forte con l’obiettivo di illustrare i dati raccolti dai Centri d’ascolto dislocati sul territorio diocesano nel quale vivono 195 mila persone.
Lo studio ha ricostruito le caratteristiche e i bisogni delle oltre 500 persone, più precisamente 529, che si sono rivolte ai servizi Caritas lo scorso anno ma, al di là dell’aspetto meramente numerico, ha sviluppato numerose informazioni utili per intervenire efficacemente attraverso servizi sempre più rispondenti alle nuove esigenze che al momento sono la riapertura del centro servizi “San Vincenzo Pallotti” nel cuore del quartiere di Castellone dopo i necessari interventi di riqualificazione e i progetti “OrA – Orientamento attivo al lavoro” ed il “Tavolo contro il gioco d’azzardo”. Il report ha certificato, tra le altre cose, come le richieste di intervento siano state 1139 ma le persone contattate sono state 529, ognuna di loro ha presentato in media almeno 2 richieste.
Le richieste si sono concentrate per 3/4 per ricevere beni materiali, molto ridimensionate sono le voci riguardanti i sussidi economici (10%) e ascolto (8%); marginale quelle sul lavoro e per chiedere una consulenza per trovarlo. Anche la variabile cittadinanza non evidenzia differenze sostanziali: gli italiani sono maggiormente propensi a chiedere beni materiali (72%) ed anche sussidi economici (12%), molto raramente l’ascolto (9%). Tra gli stranieri la richiesta dei beni è sensibilmente più alta arrivando all’84%, e diventano quasi nulle le altre voci, in modo particolare quella della richiesta di sussidi economici (5%).
Ma chi frequenta i centri Caritas nei 16 comuni facenti parte della Chiesa del Golfo? Sono soprattutto donne, pari al 64,8%, con un rapporto quasi di 2 donne per ogni uomo. Il 62,6% delle persone che frequentano i centri Caritas hanno la cittadinanza italiana, caratteristica che permane anche nella distinzione per sesso: infatti sia la maggior parte delle donne (60%) che degli uomini (67%) sono cittadini italiani.
Il bisogno maggiormente manifestato dalle persone che frequentano i Centri Caritas è di carattere economico, pari al 38%, che nella maggioranza dei casi si lega ai problemi dell’’occupazione/lavoro 22%; queste due voci da sole raccolgono il 60% dei bisogni e sono un chiaro indicatore delle necessità che in questi anni stanno caratterizzando le povertà in Italia. Accanto a queste due voci si accompagnano principalmente i bisogni di carattere familiare 14% e di salute 8%. L’aspetto anagrafico, poi. Le variabili età e cittadinanza danno un utile contributo per conoscere lo status della popolazione che si rivolge ai centri Caritas.
Le persone non italiane che frequentano la Caritas hanno nell’84% dei casi un’età compresa tra i 25 e i 54 anni;gli italiani raggiungono il 72% manifestando un’età compresa tra i 35 e i 64 anni. Quindi i più giovani sono gli stranieri mentre gli italiani sono più anziani. Il livello d’istruzione è sicuramente più elevato tra le persone con cittadinanza non italiana: infatti questi utenti hanno un livello d’istruzione medio-alto pari al 41%, invece stesso livello tra gli italiani è raggiunto solo dal 21%. Tra quest’ultimi hanno la licenza elementare il 25%, mentre tra i non italiani si scende al 15%…. “Vista sul Golfo” andrà in onda sui canali 16 e 198 del digitale terrestre in tutto il Lazio, sul canale 89 per quanto riguarda l’Abruzzo, sul canale 617 per il Molise e – come sempre – con un ‘ora di differita su Teleuniverso +1 (canale 661) oltre che in streaming sul sito internet. La replica della puntata di “Vista sul Golfo” sarà in programma sabato 14 dicembre, alle 10,20 circa, di Teleuniverso e nei prossimi giorni sul canale Youtube del gruppo editoriale.