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Formia, Sala Ribaud gremita per il convegno “La battaglia di Mola e l'Assedio di Gaeta”.

Una sala Ribaud gremita, nonostante le minacce di pioggia, sabato 2 novembre per il convegno dal titolo “La Battaglia di Mola e l’Assedio di Gaeta”, promosso dall’associazione Terraurunca, Webprogens ed il Centro studi storici archivistici di Formia, all’interno della tre giorni dedicata alla 1^ Commemorazione della Battaglia di Mola.

L’incontro è stato aperto dai saluti del Sindaco di Formia Paola Villa, la quale si è detta contenta dell’evento perché è l’ennesima dimostrazione di voler vivere la comprensorialità, di voler mettere in comunicazione Formia e Gaeta e ha aggiunto che è importante mettere mano a pagine di storia non facili da apprendere e da ricostruire.

A fare eco al Primo Cittadino formiano Lucia Maltempo assessore al Comune di Gaeta: “il comprensorio va vissuto, la nostra storia c’insegna, non va dimenticata, bensì ricordata, insegnata ai ragazzi, riscoperta senza polemica”.

Felice della collaborazione tra associazioni Alberto Simione presidente di Webprogens perché questa sinergia permette di riscoprire e valorizzare il territorio del Golfo.

A ripercorrere le tappe che portarono alla Battaglia di Mola il Capitano Alessandro Romano, il quale ha anche cercato di dimostrare come questo evento bellicoso sia stato un vero e proprio massacro in una Formia, che rappresentava il Nord del Sud, molto sviluppato e dove non c’erano truppe campali, ovvero militari. Romano ha criticato nettamente anche il conferimento nel 2010, da parte dell’amministrazione comunale formiana, di una medaglia alle truppe borboniche, per lui i veri fautori del “crimine”.

Daniele Iadicicco, presidente dell’associazione Terraurunca ideatore e organizzatore della manifestazione e nella duplice veste di moderatore e relatore  ha sottolineato che è importante scoprire una storia mai raccontata e ha mostrato il lavoro effettuato attraverso vari archivi e che ha permesso di dare un nome a quelle persone che hanno combattuto, dando la propria vita, per difendere Formia.

Ospite d’onore il giornalista e scrittore Pino Aprile con la cui presenza ha voluto evidenziare la sua condivisione dell’ idea che se non si sa la propria storia perché le cose stanno così non si saprà mai chi si è e quindi si è destinati a restare Senza identità e il che vuol dire senza coscienza del proprio valore, della propria unicità, con il pericolo di essere materia nelle mani di un altro, di essere trattati come un popolo senza passato, senza Orgoglio .

Presente anche il Presidente dell’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano di Pisa Gr. Uff. Dott. Umberto Ascani, invitato a Formia dall’Ass. Webprogens per ricordare i 170 anni dell’esilio del Granduca di Toscana Leopoldo II a Formia. 

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