Una “E” sormontata da un tocco, classico cappello di chi si laurea, che calcia un pallone. E’ il simbolo suggestivo e carico di significato scelto per lanciare il progetto E-ducando allo sport per formare i “campioni” del domani, voluto fortemente da asd Don Bosco Formia, Anspi e Anspi Zonale Gaeta e presentato dai responsabili zonali Anspi, Giancarlo Liguori e Giacomo Candeloro.
Testimonial dell’iniziativa Patrizio Oliva, oro alle Olimpiadi di Mosca 1980, responsabile della Nazionale italiana Schoolboys. Nel corso del convegno “Il valore educativo dello sport giovanile tra societa’ sportive e famiglie: l’esempio dei campioni” grazie ad un format innovativo che ha visto anche sul palco il musicista Paolo Liguori e l’attrice Anna Galise, il Dott. Liguori interagendo sul palco con il moderatore ha fatto sì che si illustrassero le finalita’ del percorso che intende occuparsi della crescita sana e attenta dei ragazzi del territorio (Provincia di Latina, Frosinone e Caserta) attraverso la pratica sportiva.
“Giocare felice, partendo dalla centralita’ e validita’ degli oratori, per originare un cammino di crescita” e’ l’auspicio di don Mariano Salpinone, responsabile Villaggio Don Bosco Formia. “Lo sport puo’ fungere da apripista per una formazione globale, ma e’ importante fare rete”, avverte il sacerdote salesiano, nella speranza di rendere sempre piu’ concreto il motto “Con i giovani, Per i giovani”.
Per l’assessore allo Sport del Comune di Formia, Eleonora Zangrillo, bisogna “puntare al divertimento e all’aggregazione, perche’ lo sport forma i ragazzi e i dirigenti del domani e divulgare i valori dello sport aiuta a diventare persone responsabili”.
Scambio di idee e discorso aperto. “Bisogna impostare una informazione corretta e allargare gli orizzonti”, suggerisce Gino Pennuzzi, presidente asd Anspi Don Bosco Calcio. “Lo sport e’ formativo ma occorrono professionisti del settore, cosi’ come sacrifici e obiettivi chiari, senza scorciatoie, come ha dimostrato il grande Pietro Mennea. E Formia ha la vocazione naturale di citta’ dello sport. Insieme si puo’ fare tanto per i ragazzi”. Sulla stessa lunghezza d’onda Stefano Graziano, vicepresidente ads Anspi Don Bosco Calcio: ” Giocare bene per ottenere il massimo attraverso le regole”.
Parterre di qualita’. “Se fai sport e ti diverti, non perdi mai”. Ad impreziosire il dibattito il presidente del Coni Lazio, Riccardo Viola, che ha ricordato la funzione pedagogica e sociale degli oratori, dai quali sono nati grandi campioni. “Prima regola il divertimento e non genitori tecnici per promozionare la cultura dello sport”.
Una vita trascorsa all’insegna dello sport quella di Roberto Fabbricini, dirigente di lungo corso, gia’ segretario generale del Coni e commissario straordinario della Figc nel recente passato. “Ginocchia scorticate e una mano tesa per tirare su un compagno che e’ caduto: va recuperata l’importanza degli oratori”, asserisce convinto il predecessore di Carlo Mornati. “Lo sport praticato da piccoli e’ una esperienza indelebile, che si ricorda nella vita, perche’ gli anni di sport rimangono un patrimonio di cultura personale: vale per i ragazzi, i genitori e i nonni, che assolvono un compito vitale nella organizzazione familiare”.
“Vince chi e’ piu’ felice”. Condivide il messaggio educativo dello sport Giuseppe Dessi’, presidente nazionale Anspi. “Occorrono oggi campioni credibili e testimoni di vita, proprio come i ragazzi dell’82”. Illustra il suo desiderio Alessandro Anelli, presidente Insieme. “Una prima squadra di soli formiani, formata interamente dai ragazzi del vivaio”.
“Educare allo sport per educare alla vita”. Riporta il recente episodio di Mariaclotilde Adosini il presidente nazionale Comitato Fair Play, Ruggero Alcanterini. “Chi gioca lealmente e’ sempre vincitore”. Stoccate di classe per “una transizione etica e una societa’ migliore”.
E-ducando alla salute. Maurizio Marassi, direttore del Centro di Medicina dello Sport, riporta statistiche allarmanti e sottolinea l’aumento dell’obesita’ adolescenziale: 36% in Campania, 24% nel Lazio a fronte di una media nazionale del 16% ed europea del 4-6%. “Lo sport e’ una terapia valida, un mezzo preventivo e terapeutico ideale, effice, sicuro e a basso costo, che apporta benefici e riduce il rischio di alcune patologie”.
Originale la riflessione di Bruno Cufino, presidente HabaWaba, associazione che diffonde la pallanuoto nel mondo. “L’ educazione di un bambino non e’ una gara di velocita’ ma di resistenza”.
Scorrono le immagini di Spagna ’82. Un salto nel glorioso passato per Franco Selvaggi, campione del mondo e formatore allenatori Figc, nonche’ presidente onorario della “Coppa Gaetano Scirea, la lealta’ nello sport”. “Formia capitale dello sport”, asserisce. “Il Napoli di Luciano Spalletti vince e diverte: e’ un’eccezione. Il nostro era un gruppo di uomini che sapeva soffrire, grazie ad una attenta gestione da parte di Enzo Bearzot”.
Conclusioni affidate ad Enzo Marra, docente Scuola dello Sport Coni Campania e formatore Figc. “Serve una grande alleanza tra le tre agenzie educative: famiglia, scuola, centri sportivi”.
Sono intervenuti Francesco Iannelli, ambasciatore dello sport e campione del mondo di karate a Dublino 2019 e Francesco Bellini, campione mondiale basket paralimpico.
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